Con un bel gruppo di parrocchiani di Câmpina e alcuni giovani di “ Casa Speranza” ho avuto la fortuna d’incontrare Papa Francesco a Bucarest.
Ciò che mi ha colpito maggiormente è stata la sua semplicità, la sua gioia, la sua apertura verso tutti, il suo grande interesse per i più bisognosi, il suo desiderio di affratellare tutti, di seminare comunione ovunque, come proponeva il nostro fondatore Père
Médaille. Nonostante la difficoltà di camminare sotto la pioggia, di trovare un posto, di stare a lungo in piedi, ho sperimentato una grande pace interiore, una gioia profonda nell'ascoltare le parole di speranza e nel poter partecipare da vicino al caloroso benvenuto di tutti i cristiani, sia cattolici che ortodossi.
Considero questo evento un grande dono di Dio per il mio venticinquesimo anno di vita religiosa. Vorrei che le parole del Papa rimanessero per sempre nel mio cuore e nel cuore di tutta l’umanità: “Sii sensibile ai poveri, agli infelici, ai malati, agli emarginati, alle persone tristi e a quelle sole”.
Papa Francesco a Iaşi, nel nord della Romania.
Il 31 il maggio 2019, alle 15, Suor Françoise ed io abbiamo lasciato "Casa Speranza" per incontrare il Papa a Iaşi, nel nord della Romania.
Durante il viaggio ci fu una forte pioggia e una tempesta, quindi dovemmo fermarci ai bordi della strada insieme ad altre persone. Dopo una mezz’ora circa siamo però ripartiti perché la pioggia non dava segni di voler cessare e la notte si avvicinava.
Alle 20 e trent
a siamo arrivati a Darmaneşti (400 km da Câmpina) e abbiamo pernottato presso le Suore Carmelitane di Turi. Il 1° giugno alle 8 del mattino abbiamo ripreso la strada, con le suore ed abbiamo raggiunto la Comunità dei Padri a Luncani (100 km da Darmanesti ). Arrivati non lontano da Iaşi, i poliziotti e i volontari che organizzavano la circolazione ci hanno invitati a lasciare la nostra auto e a salire su di un autobus, abbiamo raggiunto così la città… gratuitamente! Al nostro arrivo, pioveva e grandinava nuovamente. Armandoci di coraggio ci siamo diretti verso il Palazzo della Cultura dove gli organizzatori ci avevano preparato acqua e impermeabili. Ma poi ecco il miracolo: un bel sole è apparso, proprio prima dell'arrivo del Papa. La marea di gente che lo aspettava, esclamò a gran voce: "Ecco il segno che il Papa è veramente l’uomo inviato da Dio"! Il Papa suscitò infatti in tutti una formidabile atmosfera di comunione in particolar modo quando pronunciò il suo messaggio: "Să mergem impreuna", ovvero "Camminiamo insieme". Tutti, sia Ortodossi sia Cattolici c siamo sentiti così fratelli, figli dello stesso Padre: Il Papa infatti è per tutti.
A Iaşi non c’è stata la messa, ma le testimonianze di un giovane studente e di una madre di famiglia che ha 11 figli di cui 7 sposati, 2 sacerdoti e 2 suore. La visita del Papa in Romania ha riunito tutta la sua grande famiglia.
Il Papa durante la sua omelia ha detto: "Mi sento a casa, mi sento in famiglia!"
In conclusione, posso dire che la visita del Papa in Romania è stata un vero dono di Dio: ha portato un grande desiderio di fratellanza e ha rafforzato la fede. Sono stata molto felice di vederlo anche se non ho avuto l'opportunità di baciargli la mano, come avrei desiderato.