IN PRIMA PAGINA
Hai saputo metterti sempre alla disposizione degli altri!
Suor RAZANATAHINA (Creati il 18/03/2024)
Il mese di marzo è consacrato a San Giuseppe, uomo giusto, umile ma potente. Mi piace immaginare con quale amore e tenerezza ha aiutato Gesù a crescere e ha servito Maria sua sposa…
Mi rivolgo spesso a Lui come patrono, come padre amato e fedele che sa prendersi cura della mia vita e della mia missione. Cerco di imitarlo soprattutto nella sua accoglienza e bontà verso chi è nella solitudine e la sofferenza.
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br />Grazie di cuore, San Giuseppe, hai saputo metterti sempre alla disposizione degli altri ed ora non sei mai sordo alle mie suppliche, soprattutto quando ti chiedo aiuto in favore del mio caro prossimo.
CONDIVIDERE LA GIOIA…
Creato il 17/03/2024
A volte siamo tentati a perderci nella misura… Oggi lasciamoci influenzare dalla meditazione sulla “gioia” che, come l'amore si condivide: si trova nel dono di sé, nello scambio vicendevole.
“Dio, prodigo di amore e di misericordia, ci invita a sprecare, bruciare tutto ciò che possediamo di affetto, di umanità, di tenerezza…” E ancora di più, ci fa sentire queste parole di Gesù: «Ciò che hai nascosto ai sapienti e ai
dotti, lo hai rivelato ai piccoli. »
Quindi, tutti abbiamo il bel compito… tutti siamo invitati ad essere attivi nella carità che è espressione dell'amore di Dio e del prossimo.
Con Maria, nella Visitazione e nelle nozze di Cana, scopriamo che il servizio fatto nella gioia porta felicità agli altri e perciò chiediamoci:
“Come possiamo imitare la carità di Maria? Come raggiungere gli altri in uno spirito di solidarietà e di condivisione? Come vivere dei frutti dello Spirito: “amore, gioia, pace, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza e dominio di sé? “
Attingiamo alla Fonte della Vita !
Suor Francia Razanadimby (Creato il 16/03/2024)
Sono felice di farvi giungere alcune notizie riguardo al caro “Piccolo Disegno” che, qui a Vohilava grazie a Dio, cresce e fiorisce bene.
Da parecchi anni, durante il mese di marzo, noi Suore e Laici ci ritroviamo per recitare il rosario di San Giuseppe. L'anno scorso ci siamo riuniti nella Chiesa parrocchiale attirando così anche tante altre persone desiderose di pregare con noi.
Quest'anno abbiam
o deciso di raggiungere i “Laici” dispersi nelle varie cappelle del distretto della nostra missione. Affrontiamo così lunghi viaggi, su strade scoscese, sotto il sole cocente e le intemperie di ogni genere… i sorrisi, la gioia e l’accoglienza delle persone che ci aspettano nei loro villaggi sono però così commoventi da farci dimenticare la fatica e ci colmano di felicità e di pace.
Dopo Pasqua visiteremo le Cappelle dove il Piccolo Disegno non ha ancora potuto mettere radici.
In comunità, ogni mese organizziamo giornate di riflessione e di adorazione a cui i Laici sono invitati a partecipare.
È molto bello vedere le mamme con i loro bimbi sulle spalle e i papà che danno la mano a quelli più grandi: tutti attingono nuove energie alla Sorgente perenne della vita!
“Il sogno è nelle nostre mani!”
Suor Odile Ramanampisoa (Creato il 10/03/2024)
Dal 1 al 3 marzo 2024, l’USMI del Piemonte e Valle d’Aosta ha organizzato, nella Villa del Divin Redentore a Cogoleto (Ge), un ritrovo di giovani suore residenti in Italia e provenienti da congregazioni e nazionalità diverse, nell’intento di creare legami di fraternità veri e sinceri fra di loro.
Ho avuto il piacere di parteciparvi, eravamo in 30: 26 giovani suore, 3 responsabili dell’USMI e Suor Si
mona, la relatrice. Insieme abbiamo vissuto tre giorni meravigliosi e molto preziosi per la nostra formazione… Ognuna di noi ha assaporato la gioia di condividere esperienze positive e negative della vita personale e comunitaria.
Il tema dei tre giorni: “L’importanza delle relazioni umane” è stato molto convincente e trattato con chiarezza, ci sarà di grande aiuto per vivere e per aiutare a vivere una vita sempre più profondamente fraterna. Abbiamo approfondito le tre relazioni inseparabili nella nostra vita: la relazione con noi stessi, la relazione con gli altri e la relazione con Dio. Non possiamo vivere senza queste relazioni: gli altri sono doni di Dio per me ed io sono un dono per gli altri e, tutti insieme, camminiamo verso Dio, principio e fine supremo del nostro essere. Nelle relazioni sono dunque molto importanti l’accettazione di sé, la fiducia negli altri e la fede in Dio che ci apre agli altri, ci purifica e ci guarisce.
“Il sogno di una vita profondamente fraterna, frutto di armoniose relazioni è ora nelle nostre mani: Signore accompagnaci nel nostro cammino quotidiano!”
Curare le relazioni interpersonali è importante…
Suor Chantal Ramiarimalala (Creao il08/03/24)
Durante il primo week-end di marzo, ho avuto il piacere di partecipare all’incontro formativo tenuto a Cogoleto in “Villa Divin Redentore” presso le Suore Carmelitane di Santa Teresa di Torino.
L’obiettivo principale dell’incontro è stato di creare un ambiente di fraternità vera e sincera tra le giovani suore professe di congregazioni e nazionalità diverse, residenti in Italia.
Molto apprez
zato da tutte le partecipanti è stato l’intervento di Suor Simona sulle “Relazioni interpersonali”.
Le relazioni interpersonali sono infatti molto importanti nella vita fraterna in comunità, a volte le diamo per scontate e, di fronte a piccole difficoltà, ci sentiamo perse. Dobbiamo perciò imparare a gestirle sempre di più e a curarle affinché la nostra vita trascorra nella serenità e nell’armonia. “Siamo qualcuno per qualcun altro” e non possiamo vivere senza relazioni: se non esistono gli altri accanto a noi, non esistiamo neppure noi… Saper relazionarsi è un cammino di maturazione. Le relazioni si rinforzano nelle difficoltà e le difficoltà ci permettono di crescere.
Suor Simona ha insistito sulle tre dimensioni della relazione: con noi stessi, con gli altri e con Dio. Siamo chiamate a porre le tre dimensioni sullo stesso livello per ben gestire i conflitti nelle comunità. Se ci concentriamo soltanto sulla relazione con Dio, rischiamo di superficializzare la nostra vita. Se ci appoggiamo troppo sugli altri, non possiamo agire e decidere nulla nella nostra vita. Se non siamo consapevoli di quello che sta succedendo nella nostra vita rischiamo di perderci e rinchiuderci in noi stessi.
Sono molto contenta di aver partecipato a questa formazione che mi aiuta ad aprirmi agli altri con gioia nonostante le difficoltà, fa nascere in me un vivo desiderio e nuove speranze di seguire Gesù più da vicino.
Ringrazio la Congregazione che mi ha dato l’opportunità di partecipare a questo incontro intercongregazionale e ringrazio di cuore coloro che l’hanno organizzato accompagnando con tanto amore e gioia noi partecipanti.
In ogni momento posso entrare in me stessa per ascoltare lo Spirito Santo.
Suor Jean-Thérèse (Creato il 04/03/3024)
Gesù si reca con i suoi discepoli a Gerusalemme per la Pasqua ebraica. Mi piace pensare che ricordi la gioia della Pasqua dei suoi dodici anni, quando rimase a Gerusalemme, nella casa del Padre, seduto in mezzo ai dottori della legge: «Li ascoltava e poneva loro delle domande.»
Il Vangelo ci dice che quella gioia scompare quando Gesù scopre i mercanti e i cambiavalute nel santuario e li scaccia. “Smettete di
fare della casa di mio Padre una casa di commercio.»
I Giudei chiedono a Gesù un segno per legittimare il suo agire. La sua risposta è inaspettata: “Distruggete questo santuario e in tre giorni lo farò risorgere.» Ma stava parlando del santuario del suo corpo.
Il Verbo si è fatto carne e il suo corpo umano è tempio dello Spirito Santo. E ogni battezzato diventa tempio dello Spirito Santo.
Sappiamo sempre riconoscere quanto siamo preziosi agli occhi di Dio? Quanto ci ama e come siamo amati da lui? Siamo il tempio dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo vive in noi. Che gioia! Possiamo vivere sotto la guida dello Spirito Santo, che onore! Siamo il tempio del nostro Dio. Questo tempio di Dio è sacro. Questo tempio è ognuno di noi.
In ogni momento posso entrare in me stesso per ascoltare lo Spirito Santo e trovare gioia e pace.
San Giuseppe, uomo amante del silenzio e del servizio
Creato il 03/03/2024
San Giuseppe, vissuto in unione intima con Dio, nel silenzio, nel nascondimento e nell’amoroso servizio di Gesù e Maria, ci guidi a cercare la santità nella semplicità della vita quotidiana, a realizzare una profonda unione e carità fra noi e ad amare ogni prossimo con una bontà piena di misericordia.”
(Cost. 14)
LA GIOIA D’INCONTRARE IL SIGNORE…
Fratel Alberto Bazyk (Creato il 25/02/2024)
Partecipiamo alla gioia che anima il cuore dei discepoli sul monte Tabor! Pietro, come al solito, si precipita e si offre di piantare le tende. Gli apostoli sperimentano la gloria di Dio; non si può vedere la gloria di Dio e rimanere indifferenti. Quando incontriamo veramente Dio – nella preghiera, nell’adorazione o nella lettura della sua Parola – vogliamo rimanere con Lui affinché la gioia di questo incontro c
ontinui.
Quando l'apostolo Andrea e l'altro discepolo, nel Vangelo di Giovanni, incontrano Cristo, gli rivolgono la domanda: “Signore, dove abiti? ". La gioia della trasfigurazione è la gioia di coloro che incontrano il Signore nella loro vita. Questo Dio che fa dimora in noi e ci trasfigura. È questa gioia che segna l'inizio di una vera vita cristiana. Come il volto radioso di un detenuto appena battezzato in carcere o quello dei novelli sposi all'uscita dalla chiesa.
L'esperienza della trasfigurazione guidi la nostra conversione e ci permetta di diventare veri testimoni di Cristo, della sua persona e del suo insegnamento. Non è sempre facile sperimentarlo e trasmetterlo! Ma non dimentichiamo che la conversione è un cammino verso Dio, il migliore, secondo il suo progetto, sulla nostra vita. Questo non consiste nel “convertire Dio” ai nostri bisogni, ai nostri tempi, allo spirito dei tempi. Sta a noi intraprendere questa strada. Cristo ha già fatto questo per noi, incarnandosi e rimanendo in mezzo a noi nei sacramenti.
Ora tocca a noi decidere di convertirci e imboccare questo cammino di trasfigurazione. Sentire finalmente la vera gioia della nostra vita con Cristo che è morto e risorto per noi. Allora potremo sentire: "Questo è il mio amato figlio, ascoltatelo!”»
SIAMO INVITATI...
La Chiesa (Creato il 17/02/2024)
Il Vangelo di Luca 5, 27-32 ci mostra la conversione che Gesù aspetta da ciascuno di noi, ed è molto dolce: si tratta di riconoscerci peccatori, e di andare a lui come al nostro Salvatore; si tratta di riconoscerci malati e di andare a lui come al nostro medico... La peggiore cosa che possa capitarci è di crederci “giusti”, cioè di essere contenti di noi stessi, di non avere nulla da rimproverarci: perché noi ci allontane
remmo irrimediabilmente, per questo semplice fatto, dal nostro Dio di misericordia.
Ma quando ci consideriamo peccatori, possiamo entrare subito nel cuore di Gesù. Gesù non aspetta che siamo perfetti per invitarci a seguirlo. Ci chiama sapendo benissimo che siamo poveri peccatori, molto deboli. Egli potrà lasciarci per tutta la vita molti difetti esteriori; ciò che importa è che il fondo del nostro cuore resti unito a lui. I nostri peccati non saranno mai un ostacolo alla nostra unione con Dio, se noi saremo dei poveri peccatori, cioè dei peccatori penitenti, umili, che si affidano alla misericordia di Dio e non alle proprie forze.
È a questa conversione d’amore e di umiltà, a questo incontro con il nostro Salvatore, che siamo tutti invitati durante la Quaresima. Tutti abbiamo bisogno di conversione e di guarigione, e Gesù ci prende così come siamo. Con lo stesso sguardo di misericordia dobbiamo guardare ogni nostro fratello, senza mai scandalizzarci, come il primogenito nella parabola del figliol prodigo, dei tesori di tenerezza che nostro Padre impiega per i suoi figli più perduti.
Carissime Sorelle e cari Laici del Piccolo Disegno.
Madre Yvonne (Creato il 13/o2/2024)
Fra pochi giorni inizierà la Quaresima, tempo privilegiato per intraprendere un bel pellegrinaggio interiore, per incontrare Dio che è fonte di ogni bene.
In questo periodo la Chiesa, da vera madre e maestra, ci sollecita con forza a rinnovare il nostro cuore e la nostra mente, in modo da scoprire sempre meglio la centralità del mistero pasquale: «Crescere nella conoscenza dell’amore di Cristo e testimoniarlo con l
a nostra vita» (Messale Romano).
Affidiamo la nostra vita alla grazia di Dio affinché possiamo vivere meglio il fine per cui siamo stati chiamati e le sfide che ci sono state proposte al Capitolo Generale, “ un cuore solo e un’anima sola”.
Gli insegnamenti di Papa Francesco, così ricchi e profondi, ci siano di guida durante tutto questo percorso:
- “La Quaresima è un cammino per ritornare all’essenziale «che è il Signore» - rivolgendoci un duplice invito: «ritornare alla verità di noi stessi» e «ritornare a Dio e ai fratelli».
- È il tempo “per spogliarci di ciò che ci appesantisce, per riconciliarci con Dio, per ravvivare il fuoco dello Spirito Santo che abita nascosto tra le ceneri della nostra fragile umanità».
- È «un tempo di verità per far cadere le maschere che indossiamo ogni giorno per apparire perfetti agli occhi del mondo; per lottare, come ci ha detto Gesù nel Vangelo, contro le falsità e l’ipocrisia: non quelle degli altri, ma le nostre: guardarle in faccia e lottare».
- La Quaresima è quindi «il tempo favorevole per ravvivare le nostre relazioni con Dio e con gli altri: per aprirci nel silenzio alla preghiera e uscire dalla “fortezza” del nostro io ».
Dunque, per migliorare la verità di noi stessi e la relazione a Dio ed agli altri, siamo chiamati a percorrere tre grandi vie: la carità, la preghiera, il digiuno.
La carità non si tratta di compiere gesti rapidi per pulirsi la coscienza, ma di un toccare con le proprie mani e con le proprie lacrime le sofferenze dei poveri; di aprire tutta la porta del nostro cuore ai bisogni degli altri, soprattutto di chi ci circonda. “Poiché voglio l’amore e non il sacrificio” (Osea, 6,6)
La preghiera non è ritualità, ma dialogo di verità e amore con il Padre; “Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino” (Sal 119, 105)
Il digiuno non è un semplice fioretto, ma un gesto forte per ricordare al nostro cuore ciò che conta e ciò che passa; è un mezzo per percepire la fame: la fame della Parola di Dio, degli incontri e della verità.
Insieme, in grande unità di cuore, mettiamo nelle mani del Signore tutti i problemi del mondo, della Congregazione, delle nostre famiglie e i nostri; che il Dio della pace ci colmi della sua pace e della sua forza e ci renda attivi nell’amore.
Papa Francesco, nel suo messaggio ci conferma:
“Attraverso il deserto Dio ci guida alla libertà”
Buon cammino di Quaresima a tutti.
Suor Yvonne